Il progetto è stato presentato alla Compagnia di San Paolo nell’ambito delle Linee guida in ambito carcerario per l’anno 2011 ed è stato finanziato per € 60.000,00.
Il progetto è stato avviato alla fine del mese di agosto 2011 ed è terminato nel mese di settembre 2012.
Gli Enti che hanno partecipato sono stati:
- Comune di Ivrea (capofila)
- Direzione della Casa Circondariale di Ivrea
- Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Vercelli e Biella
- Consorzio Servizi Sociali IN.RETE. di Ivrea
- Università di Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società
- ASL TO4 – Servizio Tossicodipendenze (Ser.T. di Ivrea)
- Fondazione Ruffini Onlus di Ivrea
- Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus di Ivrea
- Copernico Consorzio di Cooperative sociali di Ivrea
- Associazione Volontari Penitenziari “Tino Beiletti”
- Confederazione Nazionale Artigianato – CNA di Torino
SINTESI DEL PROGETTO
Il bando della Compagnia di San Paolo anno 2011 focalizzava il proprio intervento su tre temi ai quali fino ad allora il partenariato locale, che lavorava nell’ambito del GOL, aveva sempre dedicato molta attenzione:
- il miglioramento delle condizioni di vita quotidiana all’interno del carcere;
- la promozione e l’educazione al lavoro e allo studio all’interno del carcere;
- azioni che favorissero l’inserimento sociale del detenuto o ex detenuto nel tessuto all’esterno della realtà carceraria.
Gli obiettivi individuati per il progetto RE-START sono stati due:
- mediare le situazioni di maggiore conflittualità genitoriale in favore del benessere in primo luogo del bambino ma anche del detenuto, attraverso attività di consulenza specificatamente studiata sul singolo problema;
- fornire nuovi e differenti strumenti per un rientro nella società attivando percorsi formativi/informativi e di accompagnamento al lavoro.
Inoltre il lavoro di rete realizzato dai diversi operatori ha reso possibile la realizzazione di un terzo macro-obiettivo: il rafforzamento di una rete di soggetti istituzionali e non, che già operano all’interno della struttura penitenziaria e che hanno già collaborato in altre progettazioni nell’ambito dell’inclusione sociale.
Le azioni sono state suddivise nelle tre aree tematiche richieste dal bando:
A) Miglioramento della qualità di vita in carcere
AZIONE 1 - Sostegno della genitorialità: attività specialistica
AZIONE 2 - Erogazione di un “kit prime necessità”
B) Promozione e educazione al lavoro e allo studio all’interno del carcere
AZIONE 3 - Percorsi formativi/informativi
AZIONE 4 - Laboratori di formazione / stage
C) Inserimento sociale e lavorativo di detenuti in uscita dal carcere -
AZIONE 5 - Tirocini formativi e di orientamento