La chiesa, eretta nella seconda metà del Quattrocento per volontà della confraternita di Santa Marta, un sodalizio di disciplinanti istituito nel 1460, fu riedificata verso la fine del Cinquecento. Alla destra dell’ingresso, nel 1622 era già stato costruito l’oratorio nel quale i confratelli si riunivano nei giorni festivi per la recita dell’ufficio della Beata Maria Vergine e dove si conservavano le suppellettili sacre e i paramenti ecclesiastici.
Successive modifiche e aggiunte plasmarono l’intera struttura se-condo lo stile barocco ancora visibile: l’attuale facciata della chiesa, nelle linee essenziali, è rimasta quella della metà del Seicento, ornata con otto colonne, quattro superiori e quattro inferiori; l’oratorio ha conservato nella parte centrale un piccolo tiburio qua-drangolare sovrastato da una volta a crociera, probabilmente quella cupola già descritta dal vescovo Asinari durante la visita pastorale compiuta nel 1651.
I documenti storici testimoniano come l’interno del complesso devozionale fosse riccamente adornato, sia negli altari della chiesa, sia nel contiguo oratorio; oggi, degli arredi e delle pitture rimangono i soli resti di un altare e le tracce degli affreschi del presbiterio e di alcune lunette nelle pareti laterali dell’oratorio.
Il luogo sacro, chiuso definitivamente al culto dopo la seconda guerra mondiale, nei primi anni ‘70 del Novecento venne acquistato per una somma simbolica dal Comune di Ivrea che lo ha restaurato adibendolo a sala per conferenze. Rimane da segnalare come la bella porta barocca della chiesa sia ora collocata all’ingresso della chiesa parrocchiale di San Bernardo di Ivrea.
DOVE: Ivrea - Piazza Santa Marta