Il sobrio edificio presenta un’ampia facciata a mattoni a vista dalle severe linee barocche sulla quale spiccano le mosse forme del bel portale in pietra di Sarizzo. La struttura, realizzata su disegno dell’architetto Luigi Andrea Guibert, fu innalzata in diverse fasi. Tra il 1715 e il 1727 si costruirono le prime due maniche: l’una verso mezzogiorno, arricchita dall’elegante fronte rivolto alla via pubblica, l’altra verso levante; nel 1732 si aggiunse una parte del braccio tra levante e settentrione, mentre l’opera fu completata sotto l’episcopato del vescovo Michele Vittorio De Villa, negli anni compresi tra il 1763 e il 1766.
Fra gli interni si conserva, seppure con diversa destinazione, la struttura dell’antica cappella intitolata alla Concezione della Beata Maria Vergine, oggi sede dell’Archivio Storico Diocesano, ove si possono ammirare gli affreschi settecenteschi nei quali si riconosce la mano del pittore Luca Rossetti da Orta; la pala della stessa cappella, raffigurante l’Immacolata, è una copia dall’Immacolata di Sebastiano Conca conservata nell’Oratorio di San Filippo Neri a Torino.
Il palazzo esibisce un ampio porticato interno e scaloni di collegamento; sotto il portico è visibile un frammento lungo m. 3,32 e alto m. 1,34 del mosaico che ornava la pavimentazione del presbiterio della Cattedrale, databile intorno alla prima metà del XII secolo, ove sono raffigurate figure femminili sedute rappresentanti i simboli delle arti liberali che si insegnavano presso la scuola ecclesiastica eporediese.
DOVE: Ivrea - Via S. Varmondo Arborio, 28
Il Seminario Vescovile