Opere in prestito

museo giallo

Tre opere del museo Garda in prestito a Lucca per la mostra "Antonio Bueno. Fenomenologia di una neo-retroguardia".

 

 

 

 

TRE OPERE DEL MUSEO GARDA IN PRESTITO A LUCCA PER LA MOSTRA «ANTONIO BUENO. FENOMENOLOGIA DI UNA NEO-RETROGUARDIA»

Dal 12 luglio al 28 settembre 2025 il Museo Civico Pier Alessandro Garda di Ivrea sarà tra i musei prestatori della grande mostra antologica dedicata ad Antonio Bueno, allestita presso Palazzo Guinigi di Lucca. L’esposizione, curata da Maria Isabella Bueno e Stefano Sbarbaro, rientra nel programma ufficiale “Vivi Lucca Eventi 2025” ed è realizzata con il contributo della Regione Toscana, il patrocinio del Comune di Lucca e della Provincia di Lucca. Il catalogo della mostra sarà pubblicato da Mondadori.

Il museo eporediese ha concesso in prestito tre opere fondamentali della collezione Guelpa-Croff:
• Autoritratto di Antonio Bueno, datato 1943
• Doppio autoritratto di Antonio e Xavier Bueno, datato 1944
• Bozzetto per il doppio autoritratto, realizzato nello stesso anno

Si tratta di lavori significativi per comprendere l’esordio della vicenda artistica dei fratelli Bueno, rappresentativi di una fase iniziale in cui si riconoscono la padronanza tecnica, la familiarità con la tradizione pittorica e l’interesse per le radici culturali che si svilupperanno, negli anni successivi, in direzioni anche profondamente divergenti.

La mostra “Antonio Bueno. Fenomenologia di una neo-retroguardia” raccoglie circa novanta opere provenienti da importanti musei italiani – tra cui gli Uffizi e il Museo Pecci di Prato – da prestigiose collezioni private e dalla collezione degli eredi. Il progetto espositivo si sviluppa attraverso otto sale al terzo piano di Palazzo Guinigi, offrendo al visitatore un ampio percorso che ripercorre l’intera carriera dell’artista, dall’arrivo in Italia nel 1940 fino ai celebri d’après presentati alla Biennale di Venezia del 1984, anno della sua scomparsa.

Figura centrale dell’arte italiana del secondo dopoguerra, Antonio Bueno (Berlino 1918 – Fiesole 1984) è stato un artista colto e fuori dagli schemi, capace di confrontarsi con i linguaggi del suo tempo senza però aderire ai conformismi o alle posture ideologiche delle avanguardie. Dalla formazione fiorentina durante la guerra alla partecipazione a movimenti come i Pittori Moderni della Realtà, il Gruppo Nuova Figurazione e il Gruppo 70, Bueno ha attraversato molteplici fasi stilistiche: dal realismo tecnico agli esperimenti monocromi, fino alla fase “neo-retroguardista” degli ultimi vent’anni, con un repertorio figurativo raffinato, ironico e volutamente anacronistico.

Le opere concesse in prestito dal Museo Garda si collocano nel cuore di questa narrazione e costituiscono un punto di partenza importante per comprendere la complessità del percorso dell’artista, contraddistinto da continuità sotterranee e raffinamenti formali. L’intero allestimento intende valorizzare proprio questa coerenza profonda all’interno di una traiettoria solo apparentemente eccentrica, fondata invece su un preciso equilibrio tra citazione e invenzione, cultura colta e immaginario popolare.

Con questa partecipazione, il Museo Civico Pier Alessandro Garda di Ivrea rinnova il proprio impegno nel valorizzare e condividere il proprio patrimonio attraverso collaborazioni qualificate e progetti culturali di rilievo nazionale.

 

L’Amministrazione comunale

autoritratto antonio bueno collezione croff